Spazio rivelato

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Arte e Società. Pratiche teatrali per un’indagine sull’identità femminile.

Spazio rivelato

27 e 28 aprile 2007
ore 21,15
Teatro C
Videocentro piazzale Bosco Terni

Performers e allestimento:
Susanna Angeli, Ambra Battistelli, Alessandra Caroli, Daniela Neri, Lara Giordano, Silvia Imperi, Stefania Brunetti, Sonia Pastrovicchio, Catiuscia Barbarossa, Giulia Vannucci.

Assistenza tecnica Maurizio Civico,
Elaborazione fotografica Giulia Vannucci, Valentina Fioretti
Coordinamento artistico Anna Maria Civico

Hanno curato gli incontri formativi: Anna Maria Civico, Cora Herrendorf, Renata Molinari, Leilani Weis, Laila Santirosi, Emanuela Manini, Giulia Vannucci.

Rete associazioni
Laboratorio giovani Skene’ teatro, La Valle del Soffio Cantiere d’Arti, Lunati Contact, Il Cubo, Laboratorio Diritti Pace Ambiente, Il Pettirosso, Armonia di Qualità Diverse, Le forme dell’anima, “piccoli grandi lettori” ass.Genitori per il futuro.

In collaborazione con il Ce.S.Vol di Terni.
Dal progetto. Le identità femminili: una risorsa per il volontariato.

Il Comune di Terni Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili sostiene il lavoro di molti dei laboratori e associazioni promotrici.

Un gruppo di donne della città e di altrove hanno deciso di incontrarsi, conoscersi, condividere un percorso formativo, di ricerca e di riflessione attraverso le pratiche del teatro e dell’arte. Consapevoli dell’effimero delle arti il cui valore produttivo si basa sul forte/fragile rapporto con la realtà, con se stessi e con gli altri dove il valore d’uso di ciò che si produce è liberante in quanto “inutile”, effimero, temporaneo, fuggevole, transitivo, inutilizzabile, improduttivo ma fertile, creativo, geniale, ingegnoso…si mostra nell’eternità dell’istante.

Il percorso è iniziato il 9 novembre 2006, Spazio rivelato è una tappa importante che viene dalle falde sotterranee della città, come coordinatrice artistica ho osservato come ci sia sul territorio l’esigenza verso la costituzione di gruppi formativi e di scambio di alta qualità, inoltre l’emergenza sociale di costituirsi in gruppi di lavoro su pratiche che lascino emergere le differenze di genere senza cadere in facili giudizi. Mettersi al lavoro lasciando da parte altrettanti pregiudizi. Una ricerca vera fatta di corpi e relazioni, spazi da condividere, materiali su cui lavorare uomini e donne insieme su quegli aspetti che nella nostra vita quotidiana vengono abbandonati perché “non produttivi” o si cercano di confondere con gli stessi strumenti dell’impresa. Chi fa ricerca in ogni campo fa bene a ricordare e a ricordarsi che ciò che è di interesse è il processo di lavoro che in questo caso è dei performers e delle guide e procede dall’interno all’esterno verso la fusione di azione e coscienza di relazione al gioco e alle sue regole con un atteggiamento altrettanto vero.

È un evento che si presenta come performance teatrale e allestimento. Sono state affrontate tematiche e pratiche che riguardano l’attenzione e l’ascolto su di sé, sul proprio spazio/ambiente, privato e collettivo. Un percorso che ha avvicinato donne (pochi uomini) lavoratrici e studentesse alla visione e sperimentazione di teatro ed arti come luogo favorevole per creare le condizioni necessarie alla conoscenza, l’apprendimento, lo sviluppo di tecniche, la ricerca dei contenuti e di una consapevolezza personale e di comunità oltre i pregiudizi, oltre l’interpretazione di superficie. Si è voluto dare l’opportunità di avvicinare alcune tra quelle ricercatrici professioniste del teatro che sanno le arti come strumenti di conoscenza piuttosto che di intrattenimento. Si è dato spazio anche alle esperienze professionali più giovani. Il teatro vissuto come luogo per confrontare la propria competenza sapendola frutto di una dialettica che si attua al presente, contemporaneo in quanto azione presente. La riflessione è possibile solo in un secondo atto attraverso la deduzione dall’esperienza fatta (per questo ci vorrano altri incontri). Abbiamo tracciato le linee fisiche di riferimento su cui si basa questo fare teatro come ricerca di autenticità, di realizzazione personale, di allargamento delle competenze, di realizzatrici/ori di sogni. (Anna Maria Civico)
Info: www.cesvol.net/identitafemminili

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